vertigini psicosomatiche

vertiginiVertigini psicosomatiche
secondo alcuni, sono soltanto e prettamente dovute all’organo dell’equilibrio che si trova nell’orecchio, secondo altri ci possono essere altre cause ,sempre fisiche, come problemi di vario tipo alla cervicale, problemi di circolazione, sinusite.
Nelle forme vertiginose psicogene tutti gli esami e accertamenti medici risultano negativi.
La pseudovertigine può provenire da tensioni psicologiche, stress, ansia, disturbi del sonno, e innesca un ulteriore stato d’ansia e preoccupazione, creando in tal modo un circolo vizioso in cui si aggrava il malessere fisico. Si parla in questo caso di “somatizzazione di ansia”, cioè dei sintomi che ci manda il nostro corpo per farci capire che non stiamo adattandoci all’ambiente in modo adeguato.
Mentre la psichiatria e la psicologia associano le vertigini esclusivamente alla depressioni e allo stress, la psicoanalisi le considera una rappresentazione simbolica dello stato mentale. Alfred Adler ha studiato nel dettaglio questo sintomo ed è giunto alla conclusione che le vertigini esprimono un desiderio nascosto di evadere da una situazione.
Adler segnala che il sintomo emerge dinanzi ad una richiesta esterna che la persona percepisce come “eccessiva” per le sue capacità. Questa richiesta può essere lavorativa, familiare, sessuale, affettiva o di qualsiasi altra natura. Il punto è che la persona non ne è cosciente. Per questo motivo, sviluppa le vertigini psicogene.Questa sensazione nasce da un sentimento di inferiorità non consapevole.
“la vertigine non è paura di cadere.. ma voglia di volare!”

articolo dott diego de luca psicologo, psicoterapeuta presso associazione vedanta napoli

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