Se il corpo ci parla, intervista a Diego De Luca psicologo e psicoterapeuta Napoli

L’organismo ci invia messaggi nel linguaggio dell’alterazione funzionale. Articolo di Raffaele Nespoli per il Corriere del Mezzogiorno con intervista a Diego De Luca, psicologo e psicoterapeuta Napoli.

Chi di noi nella propria vita, o magari nella cerchia delle proprie amicizie, non ha mai incontrato un malato immaginario? Uno di quei soggetti che, di mese in mese, si convince di aver contratto una qualche terribile malattia o magari, per una semplice influenza, corre dritto al pronto soccorso. Un ipocondriaco, insomma. Comunque, fatte le dovute eccezioni, va detto che esistono alcuni disturbi che sono invece di natura psicosomatica, troppo spesso sottovalutati e trascurati. «Esiste, ed è oggi comunemente accettato dalla comunità scientifica», spiega lo psicologo napoletano Diego De Luca, esperto in disturbi di natura psicosomatica — uno strettissimo legame tra la mente e il corpo. Il modo in cui noi percepiamo, viviamo e facciamo funzionare il nostro corpo appare infatti fortemente influenzato dalla psiche». Una sorta di risposta del corpo alle emozioni inespresse? «Certamente. Ogni persona non è fatta solo di funzionamenti biologici e chimici ma anche di stati d’animo, di emozioni e di uno stato di equilibrio personale sempre in divenire. Rabbia, paura e la stessa felicità, se non adeguatamente espresse, possono determinare in alcuni casi disturbi di natura psicosomatica ». Vere e proprie patologie, dunque, che possono andare da forme più o meno gravi di psoriasi a casi di herpes, iperidrosi (eccessiva sudorazione), alopecia nervosa o acne prolungata. Ma anche dermatiti atopiche, dolore frequente in alcune specifiche zone del corpo o tremori. Molto comuni sono infine i disturbi funzionali gastrointestinali come stitichezza, colon irritabile, ulcere nervose. In questi casi come ci si deve comportare? «Accertato che il disturbo abbia origine psicosomatica è importante considerare di affiancare a dei necessari accertamenti medici, la possibilità di ricevere un ascolto psicologico da parte di chi si occupa nello specifico di questi trattamenti. Attraverso un percorso psicologico che miri al ripristino di un equilibrio tra mente e corpo, al ristabilirsi di un contatto con le proprie emozioni e all’aiuto verso la capacità di saper dare un nome ai propri vissuti emotivi e saperli vivere con equilibrio sarà possibile comprendere il significato, anche simbolico, che il corpo vuole segnalarci con l’unico linguaggio che conosce, cioè quello dei segnali di alterazione funzionale». Come dire, non sempre eccedere con medicine ed analisi porta alla risoluzione del problema. Sia chiaro, il ricorso al medico di base è sempre il primo passo e, se necessario, procedere con accertamenti clinici più approfonditi. Ciò detto, se il problema nasce non dal fisico, ma dalla mente, imparare ad esprimere le proprie emozioni grazie all’aiuto di uno specialista è l’unica strada verso la costruzione del vero benessere.

Raffaele Nespoli

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